Prima di inoltrare un reclamo leggi quanto segue.
La maggior parte dei reclami che riceviamo attengono la ricezione di una bolletta ritenuta eccessiva. Al riguardo, prima di avviare una procedura formale, si prega di verificare i consumi riportati sul contatore per escludere eventuali errori di lettura e contabilizzazione. Se il dato dei consumi è compatibile con quanto fatturato dal gestore è anche possibile, in modo empirico, controllare il funzionamento del contatore prelevando una quantità di risorsa in un contenitore graduato e verificare se il contatore ha correttamente segnato la quantità prelevata con una tolleranza consentita del +/- 5%. E’ anche possibile verificare l’esistenza di perdite allorquando il contatore dovesse girare nonostante tutti gli apparecchi utilizzatori risultino chiusi. L’esecuzione di tali controlli preventivi consente di verificare in tutta autonomia i motivi sottesi ad una bolletta più alta del solito. All’esito di tali controlli potrà essere inoltrato un reclamo relativamente al cattivo funzionamento del contatore che sarà verificato dal gestore o per errore di lettura-contabilizzazione ove si dovesse accertare tale evenienza. La perdita di risorsa cagionata da guasti occorsi all’impianto di proprietà dell’utente non dà luogo a rimborsi o riduzioni della risorsa consumata essendo onere e responsabilità dell’Utente l’utilizzo e la conservazione della risorsa consegnata dal gestore. Altra tipologia di reclamo più comune riguarda le bollette emesse in acconto. In questi casi la lettura esposta in bolletta potrà essere superiore o inferiore rispetto a quella riscontrabile sul contatore proprio perché si tratta di un consumo presunto. Le modalità di determinazione di tale consumo sono riferite all’ultimo consumo reale accertato e sono fatturate le quantità rapportate al periodo di fatturazione. Ad esempio, se il consumo accertato è di mc 100 all’anno, le successive fatture trimestrali saranno calcolate su un consumo presunto di mc.25 a trimestre. Il nuovo accertamento del consumo reale determinerà in modo dinamico i nuovi quantitativi in acconto. E’ comunque sempre possibile comunicare a Consac le modifiche delle abitudini di consumo dovute ad eventi quali la riduzione/incremento del numero delle persone che abitano l’immobile, le perdite idriche, l’esecuzione di lavori, l’abbandono dell’immobile anche temporaneo, ecc. Ricordiamo inoltre che sul nostro sito web www.consac.it è possibile reperire ogni utile informazione che riguarda il contratto di somministrazione ed il servizio. Il diritto ad ottenere una risposta scritta è di massimo 20 giorni dalla data di ricezione al protocollo ove non necessitano sopralluoghi esterni, ovvero 40 giorni dalla data di ricezione al protocollo ove necessitino sopralluoghi. Nel caso di reclami di particolare complessità che comportino sopralluoghi o attività specifiche il termine sarà definito e comunicato. La proposizione del reclamo, allorquando riguardi una bolletta, comporta la sospensione dei termini di pagamento fino a quando il gestore non abbia fornito una risposta scritta di accettazione o diniego del reclamo ed indicato i nuovi termini di pagamento. La risposta al reclamo esaurisce la procedura amministrativa ed esplicita la posizione ufficiale del gestore rispetto a quanto oggetto di segnalazione. Ulteriori reclami sulla stessa fatturazione non modificano il nuovo termine di pagamento della bolletta che, ove non liquidata, determina l’addebito delle more ed interessi previsti e l’avvio delle procedure di recupero delle somme e/o disalimentazione.
Qui di seguito i Moduli per la presentazione di un reclamo e per la specifica delle modalità di pagamento di rimborso crediti.