Nella mattinata di giovedì 2 luglio l’assemblea dei soci, a cui hanno partecipato n.24 tra sindaci e delegati, ha approvato il bilancio di esercizio 2014 che ha chiuso con una perdita di circa 700.000 euro.
Il Presidente del CdA ha illustrato la relazione degli amministratori evidenziando gli elementi significativi che hanno inciso sul risultato di esercizio. Tra questi l’aspetto sicuramente più rilevante è stata la regolazione in materia di deposito cauzionale operata dall’Autorità dell’energia elettrica del gas e dei sistemi idrici (AEEGSI). La delibera dell’Autorità entrata in vigore nel 2014 ha imposto un diverso modo di commisurare la garanzia che gli Utenti del servizio pagano al Gestore. I conguagli operati hanno portato ad un esborso per la società di circa 700.000 euro. Maggiori spese sono poi state effettuate nel 2014 rispetto al 2013 per costi energetici ( € 700.000) ed acquisto risorsa idrica (€ 120.000). Entrambi i costi fanno riferimento ad una situazione climatica più sfavorevole rispetto a quella dell’anno precedente e all’esigenza di maggiore funzionamento di pompaggi e potabilizzatori al fine di garantire la continuità del servizio idropotabile. La Società ha poi deciso di aumentare il fondo svalutazione crediti oltre i limiti di legge fino alla concorrenza di € 500.000. Il Presidente ha anche relazionato circa il contesto normativo di riferimento che seppure con qualche lentezza è in fase di evoluzione. A tale riguardo ha riferito circa le attività di regolazione dell’AEEGSI in materia di bonus idrico ed approvazione di convenzione tipo che regola i rapporti tra Enti di Ambito e Gestori. Ha riferito inoltre del d.l. sblocca Italia in materia di accelerazione dell’attuazione del servizio idrico integrato nonché del disegno di legge 2212 in materia di ripubblicizzazione dell’acqua.
Ha rassicurato i soci che la società sul piano economico riesce sostanzialmente ad autosostenersi e a garantire un equilibrio del bilancio. In seguito, introducendo un altro argomento posto all’ordine del giorno della seduta, ha fatto presente che se sul piano economico si riescono a contenere i costi i problemi vengono dal lato finanziario a causa della consistente contrazione dei pagamenti degli Utenti registrata nel 2014. I dati hanno evidenziato una crescita della platea degli Utenti morosi di oltre il 20% solamente nel corso dell’anno trascorso. Non si intravedono particolari cause che possano spiegare il fenomeno, se non la persistenza della crisi economica complessiva. Analoghe notizie circa la contrazione dei pagamenti pervengono dagli altri gestori provinciali. Ciò sta esponendo Consac a ritardare il pagamento delle proprie obbligazioni. La società ha inteso reagire a tale stato di cose proponendo un articolato piano composto da quattro azioni che saranno portate avanti e che attengono:
1. il potenziamento delle attività di recupero crediti;
2. l’ aumento della liquidità (cessione crediti, factoring, cessione fatturato, ecc.);
3. la riduzione dei costi ai fini della comparazione ai ricavi effettivi in luogo del fatturato;
4. l’istituzione di una specifica funzione aziendale in materia di efficientamento energetico per il controllo di tale voce di spesa ed eliminazione di rigidità del bilancio.
L’Assemblea dei Soci ha approvato il bilancio ed ha condiviso le azioni da portare avanti nell’intesa che le procedure di cessione dei crediti da espletarsi con gara dovranno contenere una specifica clausola di preventiva verifica circa la convenienza e gli effetti indotti sul patrimonio.
Rinviato invece il rinnovo del Collegio Sindacale per decorso del mandato che ancorché scaduto resterà in carica fino alla sua sostituzione .
Nel corso della seduta è stato consegnato ai Sindaci lo studio effettuato da Federutility in materia di morosità nei servizi idrici ed il dossier sull’acquedotto Faraone predisposto da Consac. Su quest’ultimo argomento il Presidente ha chiesto ai Sindaci collaborazione per far fronte comune nei confronti della Regione Campania affinché finanzi le opere il cui costo minimale ammonta a circa 6 milioni di euro.
Ha anche fatto presente che in autunno partiranno lavori sul predetto acquedotto, finanziati dal Ministero dell’Ambiente, per circa un milione di euro ed interventi per altri due milioni per il rinnovamento di tratti di condotta idropotabile nei centri abitati di Futani, Montano Antilia e Torre Orsaia.