Crisi idrica e misure di prevenzione

    C.R

    Grazie a una politica previdente e attenta ad anticipare la crisi idrica che si è abbattuta in Italia, il territorio servito dal Consac non è stato colpito dalla riduzione dell’acqua.

    La diffusa presenza e l’aumento di pozzi su tutto il territorio, assieme all’uso di potabilizzatori, ha scongiurato un’emergenza che in altre regioni è presente. La saggia programmazione dell’ente ha saputo muoversi bene, anticipando i tempi e tutelando così l’area di competenza dell’ente idrico. Tutto nasce da un’altra crisi, quella del 2017, un vero e proprio campanello di allarme su quello che poteva accadere in termini di scarsità idrica, che fece scattare l’imperativo di costruire nuove condotte, sistemi di pompaggio con pozzi e sistemi di potabilizzazione nei vari comuni.

    Le sorgenti segnano il minimo storico, meno 60/70%, e il loro recupero sarà molto lungo, nonostante ciò il Consac non ha mai realizzato interruzioni o chiusure del servizio grazie a sistemi che hanno integrato l’acqua di sorgente.

    Non è possibile conoscere quale sarà la criticità delle sorgenti ad agosto, ecco perché la prevenzione e l’uso misurato del bene idrico, sarà oggetto di comunicazione ufficiale dell’ente a tutti i comuni del Consac. Una campagna di sensibilizzazione è indispensabile per far capire ai cittadini come sia preziosa l’acqua, e che con la sua riduzione tante realtà sono a rischio.

    Nonostante le ondate di calore anomale per questo periodo e comunque eccezionali per la durata, non si sono avvertite mancanze d’acqua. La siccità profonda per la mancanza di piogge (sia nel corso dell’autunno che nella prima parte del 2022, nel Nordovest Italia ed nel medio Tirreno il deficit, supera il 50%), impone comunque delle regole da seguire.

    Bisogna innanzitutto evitare l’uso improprio dell’acqua.

    Evitare di irrigare con acqua potabile i campi e di lavare le strade, sono consuetudini care a chi vive il nostro territorio ma che, con la straordinaria crisi in atto, dobbiamo sospendere.

    Un auspicio è di aumentare i piccoli invasi. L’importanza del riuso delle acque è importante. Puntare in agricoltura alle tecnologie di precisione 4.0; nell’industria bisognerebbe utilizzare l’acqua di depurazione. A giugno 2023 l’Italia riceverà la sanzione per il non utilizzo di queste acque.

    In conclusione, emergenza sì ma anche investimenti con i fondi PNRR già stanziati, ed una visione per il futuro.